Le Fontane Wallace
Originaria di Roma, sono sempre stata incuriosita dalla difficoltà di trovare delle fontanelle d'acqua potabile nelle strade di Parigi.
Guardando con più attenzione, é possibile scorgere delle strutture in ghisa sorrette da quattro cariatidi (la bontà o l'inverno, la semplicità o la primavera, la carità o l'estate, e la sobrietà o l'autunno) e meglio conosciute come "Fontane Wallace".
Uno dei simboli parigini odierni, presente in diversi punti della Capitale, deve in realtà la sua esistenza al Britannico Richard Wallace.
In seguito all’assedio di Parigi durante la Guerra Franco-Prussiana (1870-71) e alla sconfitta di Napoleone III, gli acquedotti sono distrutti ed il prezzo dell’acqua aumenta vertiginosamente.
Questa situazione favorisce il commercio del vino e vede la popolazione perdersi nell’alcol. La filosofia di Wallace è di poter aiutare in maniera efficace e discreta i bisognosi (soprattutto le persone senza dimora fissa) offrendo loro una fonte d'acqua potabile.
Seguendo questo pensiero concepisce egli stesso queste fontane facendo coincidere praticità ed estetica. Quattro elementi fondamentali:
- la taglia: abbastanza grandi da poter essere visibili da lontano ma non troppo, al fine di ben integrarsi al resto del paesaggio
- la forma: pratica per l’utilizzo e raffinata per l’estetica
- il prezzo: moderato al fine di permettere l’istallazione di decine di esemplari
- il materiale: resistente, facilmente modellabile, che richieda poca manutenzione
Il Comune di Parigi si occuperà di scegliere l’ubicazione dei diversi esemplari ed anche l'intensità del suo colore.
Lo scultore incaricato da Wallace stesso è Charles-Auguste Lebourg e la realizzazione è effettuata dalle fonderie del Val d’Osne, nella regione Haute-Marne ricca in produzione di ghisa.
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